Il muretto a secco, realizzato grazie al contributo della Regione Campania in collaborazione col GAL CILSI nell’ambito del progetto “TradizionalMente”, si trova ai piedi dell’antico frutteto e rappresenta a tutti gli effetti uno strumento per l’incremento della biodiversità. La tutela della biodiversità infatti non passa solo attraverso la conservazione degli ambienti naturali ma anche attraverso il mantenimento di quelle relazioni, spesso antichissime, fra uomo e natura, instauratesi con la attività agro-silvo-pastorali, pratiche millenarie che hanno plasmato il paesaggio restituendocelo così come oggi lo vediamo. I muri a secco rappresentano una delle espressioni più antiche di tali pratiche e non v’è gruppo di animali che non tragga vantaggi dalla
loro presenza. Per anfibi e rettili i muretti a secco sono un elemento prezioso del territorio, perché caratterizzati da aspetti che per peculiarità e “densità” è molto difficile trovare negli ambienti naturali. Sovente essi costituiscono elementi verticali in ambienti piani, fornendo superfici che si elevano dal piano di campagna e che sono importanti per specie arrampicatrici. I muretti inoltre hanno una tale densità di piccoli rifugi in un ambiente sicuro e stabile che nessuna parete rocciosa naturale può offrire. Tra i Rettili tutte le specie di lucertole, i gechi, molte specie di serpenti (tra cui in particolare le eleganti coronelle) e gli orbettini trovano nei muretti a secco un ambiente favorevole. Ma gli anfibi non sono da meno, sfuggendo negli anfratti dei muretti da predatori e disidratazione. I muretti a secco offrono pertanto a questi animali rifugio dalle escursioni termiche e dai predatori, aree preferenziali di caccia data l’abbondanza di cibo (ad esempio sono ricchi di piccoli molluschi), luoghi sicuri dove deporre le uova e farle schiudere. Essi inoltre rappresentano elementi lineari ospitali tali da fungere da corridoio o “ponte” per attraversare ambienti ben più insidiosi e inadatti (ad es. campi aperti) a queste specie.
Il muretto a secco si trova a pochi minuti di cammino dal Centro Visite ed è raggiungibile attraverso una piccola deviazione del Sentiero delle Mountain bike.